Rosa segreta
come improvvisa odori
mentre si alza il lamento
nelle mie fibre squallide
e se voluttà mi cinge
da una stella all'altra
sopporto il brillare vago
della vita
con uragani di solitudine
pazzi nel petto
SUB ROSA
SUDORE
Carne inafferrabile
quali peccati
in sogno consumasti?
Quando fa giorno
solo tu
in memoria rimani
impudica
nelle movenze
della mia pelle
madida
INFINITI PROFUMI
Abbandonato nell'infinito
mi addormenterò
modulando la voce dell'acqua
e come l'oro velino
del tuo corpo assetato
si estenua nel calore
del mio seme
così le lastre squillanti
dell'aria torbida
si calmeranno nel sereno
oscillare dei gelsomini
VARIANTE
Un volare argenteo
insinua il suo canto all'alto
e prega
quando il cielo sogna
e di onde spumose
si abbarda la tua gola
pulsante
SMERIGLIO
Sabbia lunare
piuma di cielo
piaga velata d'aurora
eco di popoli doloranti
fra arse foglie
ti alzi cristallo sognante
nel fiore di labbra
che sputa l'abisso umano
FEBBRE
Sono stanco di urlare
senza voce
attaccato al vuoto
del monotono universo
non ne posso più
di stare immurato
nella statua di sale
che il mio aspirare inutile
disfa e rifà
con l'insulso io
regnante sopra morti immondi e
bestie fantasma
ALBA
Nel palmo solcato
della mia mano stanca
una prora bionda di stella
si ranicchia accigliata
mentre col grigio pavido
della pelle rugata
s'accomiata umida
la notte
TORMENTO
Ancella di follia,
noia maledetta,
perché non ti dilegui
nella memoria buia
del malversato sangue?
Fluidi simulacri
affastellano le ombre anziane
e di nuovo m'addormento,
ebbro di mormorii e
malinconici scherni.
SGUARDO CALEDONE
Diamanti con brina di sole
su steli verdi d'aroma
nel prato di prima luce
quando le colline celtiche
si dilatano a sprazzi
e l'universo s'inclina
verso il mio angolo
ESTINGUERSI
Rincorro il vento interiore
mentre la memoria
scorre le vite perdute
e mi rammento
di qualche amico
lasciato
Sbarro gli occhi cisposi
e sorpreso accolgo
le nuvole dei ricordi
pesanti d'amaro
ma dolci sul corpo
che avvizzisce
ALTROVE
Mi scorderò del mare e del cielo
e del mio cuore stanco
di sognare
ma creerò nuovi rossori
tra le morbide nuvole e i cirri perlati
delle mie nuove mattine
altrove
TANTUM QUANTUM
la anima mia inabile fa naufragio
e nel mistero dello spaziotempo immoto
i paralleli baratri del mondo
si abbarbigliano a concetti inutili
OMBRE E PAURE
Scivola via
la quiete muta
e non trova ostacoli
lo sguardo quando
scorre le ombre fatue
in grembo al firmamento
che fonde il serpente
insieme all'astro
di Lucifero
Frana la notte
nell'antro di paura
e riporge all'anima
il fiore nero
dell'eterno sonno
con fuoco d'occhi
che invano cercano
la piaga velata
nella carne
SMINTHEUS
Se la notte svanisce
poco prima del parto
solare
e raramente
qualcuno passa
davanti alla finestra
dei miei ricordi
Su Roma allora
si concentra
un appannato colore
di lagrime sciape
e una canzone si leva
dai ponti antichi
mentre le mie malattie
si fondono nel fango
del Tevere
e un ratto nuota
verso la memoria
accesa
SUPERFICIE
Questa splendida mattina
mi sono sdraiato
su una goccia d'acqua
rigonfiata
e come un'anofele distratta
ho mantenuto
la tensione intatta
FATAMORGANA
Sono un deserto mobile
perso nella curva
delle dune striscianti
e gli oceanici silenzi
mi portano
a dolorosi risvegli
annidato nelle lontananze
astrali
della giovinezza strinata
da raggi insolenti
FLESSO
Chiudiamo gli occhi
sulle infinite promesse
di questo corpo pesante
e ristoriamoci nel flettere
le labbra
in un molle sorriso
prima che di nuovo germogli
il desiderio
inafferrabile come sogno
al risveglio
ULTIMO FULGORE
Fuoco fatuo del passato
La memoria mi srotola le immagini
Che già si annientano
Nel freddo nulla
Del pensiero
E...e...e...
La tortura segreta del crepuscolo
Mi inabissa nel fragore
Dei ricordi
Mentre le pareti della ragione
Si dissolvono
A-MAREGGIATA
Odo il canto di sirene
orrende
con la nebbia che fluttua
sui bassi marosi
della mia anima persa
SEME DI MELA / APPLEBUD
Il seme di mela è desiderio
E io gusto alla radice della lingua
L’irrealtà di ciò che è reale.
Al diavolo la realtà!
Voglio morire tra musica e poesia,
Non tra ragione e prosa futile.
Il linguaggio mi è pelle
E trema di desiderio,
Intangibili frecce vibrano
E penetrano il cuore delle cose:
A chi sussurrerà il vento?
~ * ~ * ~ * ~
The bud of the apple is desire
And I taste at the root of the tongue
the unreal of what is real.
To hell with reality!
I want to die in music and poetry,
not in reason or futile prose.
Language is my skin
And it trembles with desire,
Intangible arrows quiver
and stick in the heart of things:
Whom will the wind address?
SIDEREA CANTICA
Non ho terra
Ma il mondo è mio fuoco.
Sono un uomo
E duro poco,
Mentre la notte è enorme.
Come alzo il volto
Alle stelle,
Le stelle cantano -
Inconsapevole, comprendo:
Anch’io ho una canzone
E proprio ora
Qualcuno sta scrivendo
La mia ultima emozione.
MANRIQUE DO PESSOA
Ognuno di noi
è una profusione
di se stesso
e nella vasta colonia
dei nostri essere
ci sono moltitudini
di specie
che pensano e sentono
differentemente
Mentre le nostre vite
si liberano nei fiumi
che scorrono glissando
verso l'infinito mare
che è
il morire
TEMO
Come un vento nella foresta,
la mia emozione non ha fine.
Nulla sono, nulla mi resta.
Non so chi sono per me.
E come tra le alberete
c'è grande fruscio di fogliame,
anch'io agito segreti
nel fondo della mia immagine.
E il grande rumore del vento
che le foglie coprono di suono
mi spoglia del pensiero:
sono nessuno, temo di essere.
MEMEDESIMO
Quel che esiste si confonde
con quel che dormo e sono.
Non sento, non sono triste,
triste è quel che mi trovo.
Tra il sonno e il sogno,
tra me e colui che in me
è colui che mi suppongo,
scorre un fiume interminato.
E colui che mi sento e muore
in quel che mi lega a me
dorme dove il fiume scorre:
Passa se io mi medito;
se mi desto è passato.
ENNUI
L'intimo silenzio del diamante
porta a frigide gioie antelunari
e il mio desiderio arde insoluto
nel grande sogno pieno di crepuscolari
AMICIZIA
tenderti la mano,
se tu mi rivenissi addosso,
vivo e tremante,
nello slancio d'oblio.
Ma i fuochi del passato
solo rimangono,
sogni in barlume,
non svolti dalla memoria
e annientati dal nulla
del pensiero.
ESTRANIATO
Notte ubriaca,
madida e sulfurea tra ombre ignote,
dove avanza l'afa
infelice
dal fondo del mio animo esangue.
URNE SEGRETE
Potresti vedere riflessi di delfino
dipinti sui muri immateriali
dietro ai vascelli
del tuo cuore
Lenta potrebbe nascere la luna
smarrendosi tra le onde del rumore
e la terra potrebbe riposar ancora
al termine del grido del gabbiano
La forza delle ceneri potrebbe rianimare
le ali di farfalle estinte
nel ratto oscillamento degli assenti
IL PITTORICO
Tanta è l'oscurità e l'ignoranza,
tanta è la malafede e la testardaggine
che mi circonda,
che a forza di faticare, di cercare,
di frugare, di osservare, di leggere,
di pensare e ripensare,
di ordinare, di filtrare,
di emulsionare, di unire e separare,
di aggiungere, di interrogare,
di guardare e riguardare,
di pesare, di bagnare e di asciugare,
di sperare, di disperare e risperare più di prima,
riesco finalmente a qualcosa di meglio,
un’estatica sorpresa mi fa tremare
di pura e vivida gioia,
perché sento che quello che ho trovato
mi permetterà di creare
Pittura tessuto,
sapiente sovrapposizione di tinte
paragonabili ad antichi tappeti orientali,
tanto belli e tanto pregiati,
pazientemente intrigati da abili artigiani.
Sento e capisco questo -
allora si innalza la gioia,
specie di gioco ideale,
divina distrazione:
provare e riprovare,
cercare e sperimentare continuamente
per progredire sempre
nella mia arte.
~ * ~
Such is the obscurity and ignorance,
Such is the hypocrisy and obduracy
Surrounding me
That
By struggling, seeking,
Stirring, observing, reading
Thinking and rethinking
Ordering and filtering,
Emulsioning, uniting and separating,
Adding, asking,
Seeing and reflecting,
Weighing, wetting and drying,
Hoping, despairing and hoping again and more,
I finally succeed in something better,
An ecstatic surprise makes me tremble
With pure and vivid joy,
For I perceive
What I found
Will enable my creation
In a divine distraction
To progress
My art.
PUTRESCENT
Chi mi tradisce con l’urlo del Terrore?
Chi mi insemina con l’angoscia della Morte?
Il cielo si apre affranto sulla mia esistenza
E nulla più mi turba
Nello squallore dell’Uomo
Mentre le ferite che squarciano le possibilità
Di speranza
Finiscono immonde nella cloaca
Delle vostre perversioni.
~ * ~
Who betrays me with Terror's embrace?
Who inseminates me with Death’s torment?
Heaven opens bleeding onto my existence
And nothing more agitates
In Man’s squalor
Whilst the wounds tearing apart
Possibilities of Hope
Terminate festering into the cesspit
Of your perversions.
Le toi du moi
Je suis la pluie et tu es mes gouttes
Tu es le oui et moi le doute
T'es le bouquet je suis les fleurs
Tu es l'aorte et moi le coeur
Toi t'es l'instant moi le bonheur
Tu es le verre je suis le vin
Toi tu es l'herbe et moi le joint
Tu es le vent j'suis la rafale
Toi la raquette et moi la balle
T'es le jouet et moi l'enfant
T'es le vieillard et moi le temps
Je suis l'iris tu es la pupille
Je suis l'épice toi la papille
Toi l'eau qui vient et moi la bouche
Toi l'aube et moi le ciel qui s'couche
T'es le vicaire et moi l'ivresse
T'es le mensonge moi la paresse
T'es le guépard moi la vitesse
Tu es la main moi la caresse
Je suis l'enfer de ta pécheresse
Tu es le Ciel moi la Terre
Je suis l'oreille de ta musique
Je suis le soleil de tes tropiques
Je suis le tabac de ta pipe
T'es le plaisir je suis la foudre
Tu es la gamme et moi la note
Tu es la flamme moi l'allumette
T'es la chaleur j'suis la paresse
T'es la torpeur et moi la sieste
T'es la fraîcheur et moi l'averse
Tu es les fesses je suis la chaise
Tu es bémol et moi j'suis dièse
T'es le Laurel de mon Hardy
T'es le plaisir de mon soupir
T'es la moustache de mon Trotski
T'es tous les éclats de mon rire
Tu es le chant de ma sirène
Tu es le sang et moi la veine
T'es le jamais de mon toujours
T'es mon amour t'es mon amour
Je suis ton pile
Toi mon face
Toi mon nombril
Et moi ta glace
Tu es l'envie et moi le geste
T'es le citron et moi le zeste
Je suis le thé, tu es la tasse
Toi la putain et moi la passe
Tu es la tombe et moi l'épitaphe
Et toi le texte, moi le paragraphe
Tu es le lapsus et moi la gaffe
Toi l'élégance et moi la grâce
Tu es l'effet et moi la cause
Toi le divan moi la névrose
Toi l'épine moi la rose
Tu es la tristesse moi le poète
Tu es la Belle et moi la Bête
Tu es le corps et moi la tête
Tu es le corps. Hummm !
T'es le sérieux moi l'insouciance
Toi le flic moi la balance
Toi le gibier moi la potence
Toi l'ennui et moi la transe
Toi le très peu moi le beaucoup
Moi le sage et toi le fou
Tu es l'éclair et moi la poudre
Toi la paille et moi la poutre
Tu es le surmoi de mon ça
C'est toi Charybde et moi Scylla
Tu es la mère et moi le doute
Tu es le néant et moi le tout
Tu es le chant de ma sirène
Toi tu es le sang et moi la veine
T'es le jamais de mon toujours
T'es mon amour t'es mon amour